Proprio i bambini, secondo l’EFSA (l’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare), sarebbero esposti all’Acrilammide fino a 10 volte di più rispetto agli adulti, in virtù del largo consumo di alimenti a rischio (non solo patatine, ma anche biscotti, pane, fette biscottate, crackers, ecc.) e del loro modesto peso corporeo.
COS’È L’ACRILAMMIDE?
È una sostanza che può formarsi, in modo del tutto naturale, durante la cottura dei prodotti amidacei contenenti zucchero e l’aminoacido asparagina, proprio come le patate, ma anche cereali, caffè, pane, pizza, biscotti e fette biscottate. Si sviluppa quando la cottura avviene a temperature superiori ai 120°C come durante frittura, cottura al forno e alla griglia. L’acrilammide è quindi assente nelle patate bollite dato che l’acqua non supera i 100°C.
PERCHÈ È IMPORTANTE CONOSCERE IL GIUSTO METODO DI COTTURA DELLE PATATE?
Le patate sono ricche dell’aminoacido asparagina, ne contengono circa 100 volte di più della farina di frumento, ragione per cui possono sviluppare quantità molto elevate di acrilammide. La crosta nera del pane ad esempio, sviluppa una quantità di Acrilammide pari a circa 200 mcg/kg, mentre la crosta nera della patata 2000-10.000 mcg/kg.
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