Nutrizionista, insegna alla Bicocca di Milano e ha creato un food delivery di ricette “sane, sicure e goduriose”. Che ora spedisce in tutto il mondo.Il Cibo che fa bene alla quarantena (che, seppur allentata, continua in questo inizio di fase 2) nasce a Bologna, porta la firma di una Nutrizionista Romana e ora arriva in tutta Italia, anzi nel mondo intero, grazie a confezioni e spedizioni a prova di Virus. Siamo nel capoluogo dell’Emilia Romagna, a due passi da piazza Maggiore, nel laboratorio di Libra Cucina Evolution, il ristorante che Chiara Manzi ha aperto nel dicembre del 2018. Non usiamo la parola “laboratorio” a caso, perché qui questa 50enne inventa ricette speciali, che aiutano anche la salute. Il Legame fortissimo tra alimentazione e medicina è stato appena confermato anche da un nuovo studio realizzato dallo Shangai Institute of digestive disease, che ha monitorato un migliaio di pazienti degli ospedali di Wuhan, dove è scoppiata la pandemia. La ricerca sottolinea, in oltre l’80% dei casi, una correlazione tra la polmonite da Covid-19 e il microbiota intestinale, quell’insieme di batteri che abitano nell’intestino e sono preziosi per il nostro benessere: il microbiota, in questo caso, produce sostanze antivirali che aiutano a combattere la polmonite. “Ovviamente un microbiota sano non evita il contagio, ma è un alleato per attenuare i sintomi e guarire prima” spiega la dottoressa Manzi. “Gli Studiosi hanno scoperto che questo non accade negli altri coronavirus, come quello della Sars, ma succede con il Covid, La tavola, quindi, diventa ancora più importante”.
Mai come ora dovremmo quindi mangiare sano?
“Si, in un periodo così delicato bisogna avere un’attenzione maggiore al cibo. E’ Inutile ingurgitare fermenti lattici e probiotici se poi annulliamo i loro benefici con un’alimentazione piena di zuccheri e grassi. Chi ha voglia ora di mettersi a dieta, di puntare su alimenti integrali o ricette light? Quasi nessuno. E’ per questo che abbiamo pensato di spedire i piatti del nostro ristorante, studiati per essere sani ma goduriosi. Sono cucinati con la massima sicurezza, poi sono sigillati in un packaging sottovuoto e asettico, infine spediti con un container coibentato che non ha contatti con l’esterno. Abbiamo ottenuto il via libera da Certiquality, un organismo indipendente per la certificazione del settore. I piatti più venduti? Il tiramisù e la carbonara”.
La carbonara è un piatto light?
“Non tarocchiamo gli ingredienti ma puntiamo su cotture e dettagli. Il guanciale viene sgrassato al microonde: si copre con la carta da cucina e si mette nel forno per un minuto, così perde il grasso ma rimane saporito e croccante; poi si usa solo metà tuorlo a persona, invece di 2, perché si tratta con l’inulina, una fibra prebiotica che si trova nella cicoria, dà sapore come il burro ed aumenta il volume. Nel tiramisù, invece, al posto dello zucchero mettiamo l’eritritolo, un dolcificante naturale che fa bene. Certo, non sono ingredienti classici, da supermercato ma per mangiare light e con gusto bisogna cambiare abitudini. Dietro ogni piatto c’è un lungo studio. Mi sento un mix tra una scienziata e una maga che gioca con i sapori”.
Da dove nasce la sua passione per la nutrizione culinaria?
“I miei familiari hanno sempre lottato con la bilancia e i disturbi legati al peso, e a 13 anni ho giurato che avrei studiato per diventare un’esperta nel settore. All’epoca in Italia non esisteva la facoltà di Scienze della nutrizione così sono andata in Spagna. Intanto, a 20 anni il mio colesterolo era già alle stelle: sognavo montagne di profiteroles anche se dovevo accontentarmi di insalata e cereali. Poi, tornata, in Italia, ho trovato un impiego in ospedale e insegnavo anche all’Istituto Alberghiero. Un giorno, sono rimasta colpita da un paziente che mi supplicava in lacrime di non togliere la lasagna dal suo menù. Così in collaborazione con i miei alunni, mi sono messa a studiare la fisica e la chimica degli alimenti e a sperimentare nuove cotture per rendere più sani i cibi della tradizione. Nel 2012 mi sono licenziata e ho iniziato a realizzare il mio sogno: ho fondato Cucina Evolution Academy, prima e unica accademia europea sulla nutrizione culinaria, patrocinata dal ministero della Salute. Insegno questa materia all’università Bicocca di Milano, ho scritto diversi libri, collaboro con lo chef stellato Massimo Bottura e ho aperto il mio ristorante”.
Il lockdown ci ha fatto riscoprire il piacere di cucinare?
“Già sui social trionfano focacce e pizze e anche gli insospettabili mi raccontano di essersi messi ai fornelli. In Italia il cibo è qualcosa da condividere e in un momento critico fa da collante. Io stessa sui Social propongo tutorial e lezioni ad hoc. Il piatto del cuore? La crema spalmabile alle nocciole: l’ho chiamata Goduria”.
Fonte: donnamoderna.com 07 Maggio 2020
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