Comprendere questo semplice ma potente concetto, vuol dire mettersi nella giusta direzione di una corretta e sana alimentazione.
Ovvio, non basta rispettare questo principio, ma è un buon inizio per un cambiamento che va alla radice del problema.
Imparare a conoscere le giuste quantità è essenziale per impostare una nuova cultura culinaria. Gli eccessi creano dipendenza e non piacere e gusto. Non parliamo poi della salute…..
Pertanto che cosa fa la differenza tra il burro e l’olio, non è quindi la digeribilità o la concentrazione calorica, bensì la struttura chimica, che è correlata alla salute cardiovascolare.
In tal senso ci sono grassi da consumare il meno possibile, si tratta dei grassi saturi e dei grassi insaturi trans.
Negli alimenti il 95% dei grassi sono costituiti da trigliceridi. In natura ce ne sono ben 69 tipi, ma tutti hanno la stessa struttura, formata da una molecola di glicerina e tre acidi grassi.
In conclusione, il burro non fa ingrassare più dell’olio ma quest’ultimo va consumato in quantità ridotta per i motivi di cui sopra.
E se ci fosse un burro Evolution? In pratica buono ma che fa anche bene?
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